Montagna Pulita

Comitato spontaneo contro la discarica di Camerino

 

La battaglia non è finita!

Nell'assemblea generale del COSMARI del 26/06/2007 è riemersa prepotentemente la questione discarica. Nel verbale (integralmente disponibile in allegato) tra le altre cose si legge:

[...] Premesso che [...]

  • il comune di Camerino ha dato una sostanziale disponibilità, con delibera GC n° 237 del 31/10/2006, ad uno studio di fattibilità che approfondisca gli aspetti relativi alla idoneità tecnica del sito discarica ed anche all’impatto sociale dell’attività che ne consegue;
  • tale delibera ha consentito di avviare un approfondimento della questione che nella prima fase ha visto una buona condivisione di intenti tra Comune di Camerino, COSMARI e Provincia in merito al sito stesso;
  • successivamente sono stati avviati confronti pubblici con i residenti del luogo al fine di informare nel modo più trasparente circa le modalità di individuazione del sito, la tipologia dell’impianto, dei rifiuti da abbancare, delle modalità di gestione e, in particolar modo, la volumetria e la durata;
  • da tali incontri non si è ovviamente constatata una tranquilla accettazione del progetto ma neanche si è sollevata quella forte protesta che, in altre situazioni, si è trasformata in opposizione feroce;

[...] Delibera di approvare il seguente ordine del giorno:
[...]
  • Si ritiene che COSMARI e Provincia debbano procedere ad una ulteriore verifica di impatto sociale per il sito in territorio di Camerino poiché per le ampie motivazioni espresse in premessa e nel “considerato”, il sito Camerte sembra essere il più idoneo, nel quadro di un programma condiviso di rotazione dei siti idonei individuati dal Piano. Per tutto quanto sopra esposto si ritiene che sia comunque l’alto maceratese a dover dare, in questo momento, il suo contributo.

[...]

Interventi
[...]
Eusebi, presidente COSMARI:

[...]
Abbiamo avuto alla fine dell’estate scorsa dei contatti. Tra i contatti che abbiamo avuti con i comuni abbiamo avuto una certa disponibilità ad affrontare l’argomento con il Comune di Camerino. Abbiamo fatto diversi incontri e l’Amministrazione ha dato una disponibilità ad una verifica approfondita relativamente alla possibilità di insediare, di realizzare un sito discarica nel proprio comune. A seguito di questo è stata fatta anche una delibera della Giunta Comunale di Camerino, che di fatto consentiva al COSMARI non certo di procedere alla realizzazione dell’impianto, ma di procedere a tutte le attività sondaggio e di verifica relativamente al sito di località Paterno.
Così abbiamo fatto, ma come sempre accade e come sempre succede, si sono mossi i comitati che sono cresciuti, hanno fatto rumore, molto rumore hanno fatto, consentitemi di dirlo, anche non poco forse terrorismo psicologico, ma è anche facile quando si tratta di materia ambientale, in particolar modo i rifiuti, e alla fine la Giunta è stata costretta ad un atto attraverso il quale di fatto, va beh costretta... comunque in ogni caso la Giunta...
(Voce fuori microfono: ha voluto fare un atto).
Va beh, ha voluto fare un atto.
(Voce fuori microfono: se no costretta... tu l’hai obbligata?).
No, ma non erano stati obbligati neanche al primo atto di condivisione.
(Voce fuori microfono: liberamente ha scelto).
Liberamente ha scelto di dire di no, non dico di non fare, perché il non fare non compete né al Comune di Camerino, né a nessun altro comune. Va però detto che è auspicabile che ci sia da parte del comune, diciamo così, ospitante una sostanziale condivisione. Si tratta di un intervento grosso; il Comune di Camerino alla fine ha detto no. Ripeto, questo non è un parere vincolante: il piano rifiuti tale era e tale rimane. Perché il sito di Camerino è andato così avanti? Le ragioni sono diverse: una è attribuibile senz’altro al fatto che l’Amministrazione in ogni caso ha lasciato capire che poteva essere interessata a questa realizzazione, ma nel contempo occorre osservare, ed è una considerazione che abbiamo fatto, che la ripartizione di questo grave problema a livello territoriale, e cioè la ripartizione dei siti discariche nell’intero territorio del maceratese ci ha portato a pensare che forse era il momento dell’alto maceratese. Era il momento dell’alto maceratese, [...]
Alla luce di questo, il sito di Camerino ad un certo punto ci è sembrato il più idoneo, quello che in qualche modo poteva passare per una non palese, ma comunque per una accettazione da parte del comune, e perché territorialmente probabilmente era ora di passare anche all’alto maceratese.
È questo un principio che noi riteniamo non possa essere derogato, cioè il principio di un’equa ripartizione dei siti discarica; rappresentano un problema dal quale nessuno si può tirare indietro. I rifiuti li produciamo tutti e pertanto delle conseguenze ognuno si deve far carico. Certo non possiamo tornare al vecchio sistema, cinquantasette comuni - cinquantasette discariche, nella maniera più assoluta, non sarebbe neanche possibile, però dobbiamo ispirarci, forse come riferimento fondamentale, ad un criterio di equa ripartizione del territorio che, a mio giudizio e parlando di questo anche con l’ente Provincia, con l’Assessore Migliorelli, abbiamo senz’altro condiviso. Quindi rimane un principio di equa distribuzione di questi siti e, di conseguenza, riteniamo che sia l’alto maceratese, il territorio dell’alto maceratese a dover essere verificato, guardato per la possibilità di inserire, di realizzare un sito discarica in quei territori. Rimane anche in piedi dico il sito di Camerino, perché dire di no a quel sito in questa fase significherebbe stracciare il piano discariche, annullarlo. Io aggiungo che le motivazioni che hanno portato al no non sono motivazioni dettate da motivi tecnici, da impatti sociali forti verificati e accertati; sono... a mio giudizio è stato un no aprioristico, quindi un no al di là di ogni possibile considerazione sulla sicurezza, sulle caratteristiche tecniche, sull’impatto sociale che questo sito poteva avere. Io capisco anche questo ma, ripeto, allo stato attuale uscire al di fuori di quel territorio, che magari può non essere soltanto quello di Camerino, ci pone tra due anni ad andare... ci porta tra due anni ad andare in emergenza rifiuti, perché ogni altro comune sarà legittimato a dire di no.
Queste sono considerazioni che abbiamo fatto in sede COSMARI, anche in sede di commissione piano industriale, sono considerazioni che sono state pienamente condivise, tanto più dai sindaci che hanno affrontato momenti difficilissimi per realizzare impegni discarica. Mi riferisco a Potenza Picena dove l’Amministrazione di allora affrontò polemiche furiose che sono durate per mesi e per anni, polemiche dalle quali tra l’altro alla fine è uscita molto bene, è uscita bene l’Amministrazione ed è uscito bene il Comune che ha risanato, cosa importantissima, un vecchio impianto discarica in stato di forse quasi totale abbandono.
[...]

(Intervento dell') ASSESSORE PROVINCIALE SIG. MIGLIORELLI CARLO [...]
Su Camerino c’è stato un momento di rottura, un momento di rottura molto forte, tanto che l’Amministrazione è ritornata indietro rispetto ad una disponibilità che aveva dato.
Il Presidente Eusebi diceva “oggi noi abbiamo questo punto di riferimento che è questo piano”; è vero, noi oggi ragioniamo su questo piano, per cui noi oggi ragioniamo su questo piano, ragioniamo ancora su Camerino e ragioniamo su tutti gli altri siti che sono inseriti all’interno del piano, su tutti gli altri siti che sono inseriti all’interno del piano. Io reputo però, e con questo concludo, che nessuno può pensare che un presidente di una provincia o un assessore o un presidente di un consorzio siano, come dire, i titolari dell’individuazione dell’attivazione anche con percorsi difficili e molte volte anche in contrasto con i territori e con le pubbliche amministrazioni per l’attivazione di un sito, perché questo non funziona.
Quindi rifacendomi al patto solidaristico di cui parlavo all’inizio, io penso che da questa assemblea, e forse oggi non siamo neppure tutti, anzi non siete tutti quelli che dovrebbero, c’è bisogno di un documento nel quale si dia un mandato rispetto ad alcune cose, ulteriore a quello del piano provinciale che è già vigente, che è già ratificato, codificato e che è esistente, su questo va dato un mandato, perché se alla fine si decide sul paese “x” di fare la discarica, perché la dovremmo fare la discarica, indipendentemente anche dalla volontà di quei territori, non è possibile che qualcuno venga lasciato a se stesso, non è possibile che qualcuno venga lasciato a se stesso, tanto meno la pubblica amministrazione che magari decide di ospitare un sito di discarica. Perché, come dire, noi abbiamo due anni e questi due anni passano molto velocemente e noi dovremmo sin dalle prossime settimane avere dei punti di riferimento per poter seriamente discutere e progettare la prossima discarica, perché, come dire, poi c’è chi fa le ordinanze e noi non possiamo andare avanti in questa Provincia con ordinanze perché sarebbe un paradosso, cioè noi vinciamo tutti i premi dei comuni recicloni e vinceremo tutti... Ma quello non può essere un palliativo, cioè deve essere uno sprono per capire che anche il momento dell’individuazione e dell’attivazione della discarica fa parte di un percorso che ci siamo dati, quindi solidarietà anche su questo. E noi di molte cose dovremmo discutere, non solo di discariche, e qui apro un capitolo ovviamente che è un capitolo che non può più esulare dalla politica dei rifiuti, che è quello anche delle discariche per i rifiuti speciali a servizio delle imprese, perché come non ci possiamo permettere di portare rifiuti urbani al di fuori di questa Provincia, perché ognuno si gestisce le proprie politiche a livello di rifiuti urbani, è chiaro che anche le nostre imprese hanno un dovere e noi abbiamo un diritto di far rientrare quella parte che è rimasta sempre marginale rispetto ad una politica consortile della gestione dei rifiuti è rimasta sempre, come dire, delocalizzata appannaggio di qualcuno che rilascia l’autorizzazione. Anche questo non può più accadere, non può più accadere, perché assistiamo troppe volte rispetto a questo a delle frizioni e assistiamo troppo spesso anche, come dire, a dei difficili momenti di raccordo e di fibrillazione, per cui a 360 gradi la politica dei rifiuti sia per ciò che concerne i rifiuti industriali e per ciò che concerni i rifiuti urbani debbono essere integrate, come ciò che concerne anche le autorizzazioni, e qui apro un altro capitolo, anche le autorizzazioni per l’attivazione degli impianti per trattamento rifiuti. Cioè oramai, guardate, il concetto secondo il quale con il Ronchi si va in variante sui piani regolatori e la Provincia decide, pur se alla conferenza dei servizi è presente un sindaco e firma, è diventata anacronistica nella prospettiva dello sviluppo e della programmazione dei territori. E’ diventata anacronistica, perché noi siamo usciti dalla fase dell’emergenza. Dalla fase dell’emergenza in questa Provincia siamo usciti per ciò che concerne l’individuazione di impianto per trattamento rifiuti, per cui anche quello deve essere codificato nell’ambito di un’attività amministrativa ordinaria. So che ho immesso nella discussione molti elementi anche difficili tra di loro, ma io reputo che serietà vuole che di tutto questo discutiamo.
[...]

PRESIDENTE PROVINCIA DI MACERATA SIG. SILENZI GIULIO

[...] Abbiamo perso un anno dietro Camerino, perché il COSMARI aveva valutata quella strada possibile e pertanto... più di un anno, pertanto quando tu valuti una cosa possibile segui l’evoluzione di quella pratica, dà per scontato che è una che si risolve superando alcune difficoltà, e poi oggi ci ritroviamo, come dire, da punto a capo.
[...] Allora la nostra realtà ci porta a dire che noi dobbiamo progettare una nuova discarica. Se c’è qualche sito che viene proposto bene, se c’è qualche... perché Camerino, io perché lo contesto Camerino? Perché Camerino può dire “guardate, quel sito ha quelle caratteristiche, ma siccome in montagna - e in questo caso è giusto quello che il COSMARI sottopone al voto dell’assemblea - siccome la costa ha già dato, Macerata, Potenza Picena - la costa e la media valle insomma - Macerata, Potenza Picena e Morrovalle, Tolentino è il centro della disponibilità a risolvere i problemi tra il COSMARI e la discarica, è chiaro che adesso non mi si può dire che nell’entroterra non c’è una zona dove non c’è... a centro metri da casa, dove non c’è un impatto visivo devastante, non c’è, io infatti stimolo anche questa ricerca, perché non è detto che se si individua un sito così si modifica il piano e si fa per forza anche se il Comune non è d’accordo. Se no, come dire, io voglio una soluzione praticabile, questo è il punto. Una soluzione che sia praticabile.
Queste sono le varie ipotesi che vi davo, così come la discarica dei rifiuti speciali pure è un problema serio, perché i nostri operatori, i rifiuti che si producono in Provincia, quelli speciali, debbono trovare anche qui una possibilità di smaltimento; non è pensabile portarli fuori, perché poi fuori non risolvi i problemi, aggravi i costi e non risolvi il problema.

Eusebi:

Quattro, si ritiene che COSMARI e Provincia debbano procedere ad un’ulteriore verifica di impatto sociale per il sito in territorio di Camerino, poiché per le ampie motivazioni espresse in premessa e nel considerato il sito camerte sembra essere il più idoneo nel quadro di un programma condiviso di rotazione dei siti idonei individuati dal piano. Per tutto quanto sopra esposto si ritiene che sia comunque l’alto maceratese a dover dare in questo momento il suo contributo”.
Votiamo questa proposta. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Camerino.

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Comitato spontaneo Montagna Pulita

Discarica a Camerino? No grazie!
Il Comitato Spontaneo "Montagna Pulita" è stato costituito in data 19 marzo 2007, mediante un Atto Costitutivo del quale lo Statuto è parte integrante.

Chiunque sia interessato a sostenere l'Azione del Comitato o ne condivide gli obiettivi, è invitato ad aderire al Comitato.

Per le adesioni e le firme della Petizione, prendere contatto con il Comitato: si veda la pagina dei contatti.

Il primo atto del Comitato è consistito nell'invio di due raccomandate con avviso di ricevimento, indirizzate al Sindaco del Comune di Camerino, al Presidente della Provincia di Macerata ed al Presidente della Regione Marche.
La prima lettera è una notifica della costituzione del Comitato.
La seconda lettera contiene istanza, rivolta alle Autorità suddette, di fornire al Comitato comunicazione scritta riguardo qualsiasi attività progettuale ed amministrativa concernente la discarica da realizzare in località Paterno.

 

La delibera

La delibera emanata dalla Giunta Comunale è disponibile qui

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NO ALLA DISCARICA DI PATERNO, 4500 GRAZIE!

Il comitato ha preparato un secondo articolo sulla discarica.

Clicca qui per leggerlo

 

Incontro Pubblico di Venerdì 20 Aprile 2007

Venerdi' 20 aprile 2007, alle 21:15, presso il centro sociale sito in Localita' Vallicelle a Camerino si è svolto un incontro pubblico concernente la discarica di rifiuti in Localita' Paterno, il cui impianto e' allo studio presso il COSMARI.

All'incontro hanno partecipato oltre 200 persone.

Per il resoconto si rimanda alla sezione Rassegna stampa

 

Diffide da inviare al Sindaco

Sono disponibili due procedure guidate per la stesura di una lettera di diffida da inviare al Sindaco.

Il servizio è rivolto a chi possiede immobili o attività produttive e teme che possano essere danneggiate economicamente dalla realizzazione della discarica.

L'invio della lettera (che va stampata e spedita come raccomadata, conservando la ricevuta) può essere utile nell'ipotesi che la discarica venga realizzata e si voglia in seguito citare il Comune per danni.

Procedura guidata per gli immobili
Procedura guidata per le attività produttive

 

Documento prodotto dal Dipartimento Scienze Ambientali

Il Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università degli Studi di Camerino (UNICAM) ha preparato un documento che analizza le problematiche conseguenti alla realizzazione della discarica in località Paterno.

Il documento è disponibile per il download

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Scrivi al Sindaco

Scrivi una lettera (cartacea) al sindaco utilizzando il nostro sistema automatizzato.

In tre semplici passi è possibile scrivere e stampare la lettera da inviare (preferibilmente per raccomandata) o consegnare a mano (all'ufficio protocollo) in municipio.

Nota: Nessuna delle informazioni inserite sarà in alcun modo memorizzata o archiviata.

Scrivi la tua lettera!

 

Dove firmare la petizione

Se non vuoi la discarica, la cosa più importante che DEVI fare è FIRMARE LA PETIZIONE

L'elenco provvisorio degli esercizi e i locali pubblici in cui è possibile firmare la petizione è disponibile su questa pagina

 

Assemblea generale del 30 marzo 2007

Il Comitato ha convocato una Assemblea Generale (aperta al pubblico) il giorno
venerdì 30 marzo 2007 presso il Centro Sociale delle Vallicelle (Camerino), alle ore 21:00.
Durante l'Assemblea, subito dopo la presentazione del Comitato la cittadinanza è stata informata sullo stato progettuale ed amministrativo della discarica di Rifiuti Solidi Urbani in Località Paterno.
All'incontro hanno partecipato circa 250 persone.

Il Comitato ha subito indetto una raccolta firme per una Petizione rivolta alle Autorità competenti, al fine di impedire la realizzazione della discarica.
FIRMATE TUTTI!!